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Dieta casalinga......un fallimento a 360°

Uno studio ha valutato 200 ricette casalinghe per l’alimentazione del cane, 129 delle quali preparate da veterinari. La vasta maggioranza delle diete casalinghe analizzate non forniva tutti i principi nutritivi essenziali nelle quantità adeguate stabilite dagli standard di salute del cane ed era imprecisa riguardo agli ingredienti, le modalità di somministrazione o i dettagli delle integrazioni consigliate.



Soltanto 5 ricette (scritte da veterinari) potevano essere interpretate come in grado di fornire quantità adeguate di tutti i principi nutritivi essenziali stabiliti dalle linee guida del National Research Council (NCR) americano e solo 9 ricette (8 scritte da veterinari) soddisfacevano gli standard nutrizionali dell’Association of American Feed Control Officials (AAFCO).

Lo studio, condotto dalla Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università della California, Davis, ha valutato 200 diete prese da 34 fonti diverse, inclusi testi di medicina veterinaria, libri per la cura dei pet rivolti ai proprietari e siti internet. In particolare: 133 da 2 testi di medicina veterinaria, 9 da libri per la cura dei pet, 67 da 23 siti web. Di queste, 129 (64,5%) erano state scritte da veterinari mentre le rimanenti 71 (35,5%) erano state formulate da non-veterinari

La maggior parte delle ricette scritte dai veterinari erano incomplete ma quelle fornite da non-veterinari avevano una probabilità significativamente maggiore di essere incomplete e di essere caratterizzate da gravi carenze nutrizionali. Le ricette scritte dai veterinari avevano una minore probabilità di presentare carenze nutrizionali e comunque di grado minore, ma anch’esse presentavano almeno una carenza. Tutte le 4 ricette scritte da nutrizionisti veterinari certificati erano invece complete.

Nel complesso, il 95% delle ricette esaminate mancava dei livelli adeguati di almeno uno dei nutrienti essenziali e più dell’83% aveva carenze nutrizionali multiple. “Alcune delle carenze, soprattutto quelle di colina, vitamina D, zinco e vitamina E possono determinare problemi di salute significativi, quali disfunzioni immunitarie, accumulo di grasso epatico e alterazioni muscoloscheletriche” osservano gli autori. Inoltre, il 92% delle diete conteneva istruzioni vaghe o incomplete circa gli ingredienti, il metodo di preparazione e l’utilizzo di integratori. L’85% non forniva indicazioni circa l’apporto calorico della ricetta o sulla taglia di animale cui era destinata.

Le carenze più comuni rispetto ai valori NRC erano: zinco (138 ricette [69%]), colina (129 [64,5%]), rame (108 [54%] , EPA + DHA (107 [53,5%]) e calcio (70 [35%]). Il 61,1% aveva un contenuto troppo basso di vitamina D e il 45,1% di vitamina E. Per vitamina D, zinco, colina e vitamina E, un numero notevole di ricette aveva valori inferiori alla metà delle quantità giornaliere raccomandate dal NRC. Alcune diete avevano valori di vitamina D o EPA+DHA che superavano il limite superiore di sicurezza.

Se la dieta casalinga deve essere un’opzione, gli autori raccomandano di evitare le ricette prese da libri o Internet e rivolgersi invece a un nutrizionista veterinario certificato.


“Evaluation of recipes of home-prepared maintenance diets for dogs”. Stockman, J. Fascetti, AJ. Kass, PH. Larsen,JA. Journal of the American Veterinary Medical Association. 2013; 242 (11): 1500-1505.