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8 marzo ... il mio ....

HACHIKOTutto ha inizio nel gennaio del 1924, quando Hidesamuroh Ueno, professore presso l’università di Tokyo, adottò un cucciolo di Akita bianco, a cui diede il nome di Hachiko.Il professor Ueno, abitava a Shibuya e ogni mattina si recava presso la locale stazione per raggiungere l’università di Tokyo in cui insegnava, accompagnato dal suo fedele cane.

Hachiko, si era talmente abituato agli orari del suo padrone, che ogni giorno si recava alla stazione alle 3 del pomeriggio, orario in cui il treno riportava a casa il professor Ueno. 

Il 21 maggio del 1925, un avvenimento inaspettato come può essere un infarto, tolse la vita al professor Ueno mentre si trovava all’università diTokyo.

Hachiko, come di consueto, si recò alla stazione con la gioia di rivedere il suo padrone, ma non poteva sapere che non lo avrebbe più visto.Nonostante la delusione del primo giorno, Hachiko si recò alla stazione il giorno seguente e continuò nei giorni a seguire, speranzoso che da un momento all’altro, avrebbe rivisto l’uomo a cui era legato.

Inizialmente, nessuno diede importanza a questo cane che si appostava alla stazione, ma il suo persistere, attirò l’attenzione del capostazione e delle persone che abitualmente prendevano il treno, tanto che cominciarono a prendersene cura.

Presto, i frequentatori della stazione seppero del motivo per cui Hachiko si recava lì e così, la commovente storia del cane che aspettava il ritorno del suo padrone, si diffuse in tutto il Giappone, tanto che moltissime persone incominciarono a raggiungere la stazione di Shibuya per poterlo vedere.

Nell’aprile del 1934, lo scultore Teru Ando, realizzò una scultura in bronzo con le sembianze di Hachiko che fu posta nella stazione diShibuya, alla presenza dello stesso cane, una seconda scultura di Hachiko a Odate, luogo in cui nacque.Grazie ad un trattamento particolare, il corpo di Hachiko è stato mantenuto perfettamente ed è visibile presso il Museo Nazionale di Natura e Scienza della città di Shibuya. L’8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia in ricordo di Hachiko.

Hachiko è diventato protagonista del film “Hachiko Monogatari” del 1987 e in diversi libri.

Gli amanti di Futurama, avranno colto la similitudine tra la storia diHachiko e la trama dell’episodio “Cuore di Cane”, in cui il cane di Fry, rimane ad aspettarlo d’avanti alla pizzeria in cui lavorava, senza sapere che non l’avrebbe più visto.

Il 30 dcembre 2009, esce il film “Hachiko – Il tuo miglior amico”, per la regia di Lasse Hallstrom ed interpretato da Richard Gere  e Joan Allen.

L’8 marzo 1935, Hachiko moriva di filariasi all’età di 12 anni, dopo i 10 lunghi anni d’attesa.

La sua morte fu talmente sentita dall’intera popolazione giapponese, che si decise di dichiarare un giorno di lutto nazionale in suo onore.

La struggente storia di Hachiko, ci fa capire quanto gli animali possano amare i propri padroni e quanto traumatica possa essere per loro l’esperienza dell’abbandono.

Sono certo che se l’uomo percepisse un millesimo del dolore che provano gli animali abbandonati, non si azzarderebbe nemmeno a pensare un gesto così vile.