Giochi per cani, un pericolo anche per loro

giochi per caniAlcuni anni addietro il problema era emerso per i bambini. Giocattoli, contenitori morbidi e addirittura biberon si erano dimostrati impregnati di ftalati e BPA, sostanze chimiche usate nella fabbricazione di materie plastiche e dotate di proprietà estrogeno-mimetiche, oltre che tossiche nei confronti del sistema riproduttivo e neuroendocrino. 
Uno studio di tossicologi texani si prefigge ora di stabilire se questo “rischio chimico” esista anche per i cani, avvezzi come sono a masticare giochi di plastica o ad essere addestrati con tubi plastici e strumenti affini.

Un modello di saliva canina messo a punto in laboratorio pare confermarlo. L’immersione, anche rapida, nel liquido salivare di giochi o strumenti di addestramento comunemente usati per i cani, determina infatti la comparsa di significative concentrazioni di ftalati e BPA. Facile, dunque, intuire le possibili conseguenze sulla salute animale che possono derivare da livelli circolanti cronicamente elevati di questi composti chimici: dalle influenze tossiche sul sistema nervoso e riproduttivo, alle interferenze endocrine, alle alterazioni metaboliche, in particolare lipidiche, all’aumentato rischio di neoplasie. 

Certo. In un ambiente diffusamente inquinato dalle sostanze plastiche come il nostro, è difficile proteggere sia noi che i nostri animali. Un minimo di attenzione nella scelta dei loro giochi o strumenti di addestramento può avere però ripercussioni davvero benefiche, evitando loro l’esposizione persistente a tossici che giorno dopo giorno minano da dentro il loro stato di salute. 

Wooten KJ, Smith PN. Canine toys and training devices as sources of exposure to phthalates and bisphenol A: quantitation of chemicals in leachate and in vitro screening for endocrine activity. Chemosphere 2013; 93(10):2245-53