Intro_2.jpg

Mio "Dio" dove andremo a finire ....

uova_tartaruga1-e1316528579390.jpgNel mondo esistono sette specie di tartarughe, e ben quattro di queste sono originarie della Malesya. In questo paese le specie Chelonia mydas e Eretmochelis imbricata depongono le loro uova nel Turtle Islands National Park, nel Sabah. Lepidochelys olivacea e Dermochelys coriacea invece, depongono le loro uova  lungo le coste orientali del paese. Sarebbe corretto scrivere ‘deponevano’ visto che Dermochelys coriacea si è ridotta rispetto agli anni ’50 del 98%.

Questa drastica riduzione ha chiare origini antropiche: l’inquinamento, la pesca eccessiva e accidentale e, soprattutto, la predazione da parte dell’uomo di migliaia di uova deposte ogni anno. Secondo stime attendibili, a volte la raccolta spazza via la totalità delle uova. E, seppur la raccolta delle uova della tartaruga liuto, Dermochelys coriacea, è vietata sin dal 1988, nei mercati locali è possibile trovarne delle altre tre specie, praticamente in ogni angolo delle città. La stessa cosa avviene in altre parti del mondo, per esempio in centro e sud America, come evidenziano le immagini sopra.

Nello Sri Lanka le specie che depongono le uova lungo le spiagge sono ben cinque: la Chelonia mydas o tartaruga verde, Eretmochelys imbricata o tartaruga embricata e la Lepidochelys olivacea o tartaruga olivacea, oltre alla più rara Caretta caretta e alla tartaruga liuto. Anche in questo paese i bracconieri sono attivissimi, e i ristoranti offrono spesso omelette a base di uova di tartarughe. I vivaisti della zona, per aumentare le chance di vita delle tartarughe, comprano le uova dagli stessi bracconieri pagandole un prezzo di poco superiore a quello di mercato. Poi, sempre presso i centri curati dai vivaisti, le uova vengono incubate fino alla schiusa, e successivamente, i nuovi nati, dopo aver passato un breve periodo in vasca, per liberarli da eventuali parassiti, vengono rilasciati in mare. Purtroppo alcuni vivai, come quello di Kosgoda, sono stati distrutti dallo tsunami del 26 dicembre 2004, e ora, anche se con molti problemi, stanno ritornando a operare a pieno ritmo. Sempre nello Sri Lanka, presso Induwara, opera un altro centro gestito in chiave più imprenditoriale, il Sea Turtle Project. L’ingresso è a pagamento, ma la struttura è gestita da molti volontari, molti dei quali sono pescatori che dopo il lavoro si occupano appunto della salvaguardia delle tartarughe. Anche questa struttura venne devastata dallo tsunami, e tra le tante, scomparve anche una rarissima tartaruga albina. Anche presso le spiagge di Marakollya, presso la spettacolare Rekawa Beach, è possibile osservare, da aprile a settembre, la deposizione delle uova della tartaruga verde e, con molta fortuna, anche quelle della tartaruga liuto.
Cosa è possibile fare? Nei mercati del sud est asiatico la miglior cosa da farsi è quella di evitare l’acquisto, sia di uova che di piatti a base di carne e oggetti realizzati con parti del guscio.
http://www.biologiamarina.eu/UovaTartarughe/Uova%20tartarughe.html